Quando la musica diventa letteratura attraverso il cinema: la colonna sonora de IL CORVO
- 10 ott
- Tempo di lettura: 3 min
di Maria Grazia Porceddu

Bentrovati a tutti, amici lettori.
Dopo una pausa estiva prolungata, torno con una novità legata alla nostra rubrica Onda Lunga. E da questa uscita in poi alternerò in un doppio percorso, per ora, le nostre avventure tra i perigliosi e affascinati flutti del rock e del metal. Se finora abbiamo esplorato, attraverso band e testi di brani leggendari, l’innegabile connessione tra la letteratura mondiale e questi due generi musicali, da oggi alterneremo Onde Lunghe letterarie a Onde Lunghe cinematografiche.
Curioseremo, in pratica, tra le colonne sonore che hanno reso iconiche pellicole ormai immortali, viaggiando tra brani nati in simbiosi con le immagini cinematografiche e quelli che ne hanno accompagnato il racconto.
In fondo, cos’è la scrittura cinematografica se non letteratura applicata al cinema?
E la letteratura si sa, ama la musica. L’arte ama la musica.
Dunque prendiamo il largo tra vibes, racconti e pixel, cominciando con un film cult che in questo periodo viene riproposto in tv per festeggiare la stagione spooky ed è, lo dico senza timore di smentita alcuna, uno tra i più amati in assoluto. Mi riferisco a IL CORVO di Alex Proyas (1994) con l’immortale Brandon Lee.
La colonna sonora è un mix esplosivo di rock, metal e industrial, perfetto per accompagnare la storia d’amore e vendetta di Eric Draven.

Ecco alcuni tra i brani più rappresentativi:
The Cure - BURN: apre il film con un sound dark e atmosferico, accompagnando Eric nella sua preparazione alla vendetta;
Stone Temple Pilots – BIG EMPTY: il singolo più di successo della colonna sonora, con un sound grunge amalgamato alle atmosfere del film;
Nine Inch Nails – DEAD SOULS: cover dei Joy Division che porta un tocco industrial e dark;
Rage Against the Machine – DARKNESS: un pezzo hard rock pieno di rabbia e ribellione;
Pantera – THE BADGE: cover dei Poison Idea, dal sound metal aggressivo e potente;
Helmet – MILKTOAST: pezzo metal alternativo che dona profondità alla colonna sonora;
Rollins Band – GHOST RIDER: cover dei Suicide dal sound post-punk energico.
La colonna sonora è stata un grande successo commerciale, raggiungendo la prima posizione della classifica Billboard 200 e vendendo oltre tre milioni di copie nei soli Stati Uniti.
La musica è stata scelta personalmente da James O’Barr, creatore del fumetto al quale si è ispirato il film, grande fan dei The Cure e Joy Division.
E proprio sul brano di The Cure si focalizza il mio primo approfondimento. La canzone è stata scritta proprio per il film. Un esempio lampante di come la scrittura musicale diviene letteratura per intercessione cinematografica.
In pochi passaggi cercherò di analizzare con voi BURN (sicuramente tra i brani che restano in testa dopo la visione del film e tra le tracce più famose). Sin dalle prime note trascina lo spettatore in un’atmosfera dark e malinconica. Il protagonista del brano lotta con il dolore e la perdita della persona amata e questo riflette in pieno la storia di Eric Draven che ritorna dal mondo dei morti per vendicare l’uccisione della fidanzata.
Pensiamo al momento indimenticabile in cui Eric passa dalla rabbia alla profonda sofferenza che poi sfocia nella vendetta.
“Just paint your face, the shadows smile
Slipping me away from you
Oh it doesn’t matter how you hide
Find you if we’re wanting to”
“Dipingi solo il tuo viso, le ombre sorridono
Mi allontano da te
Oh, non importa come ti nascondi
Ti troveremo se vogliamo”
Questo è un assaggio iconico, ma l’intera traccia è intensa, densa di dolore e ansia che creano un’atmosfera epica e restituiscono in parole e suono la vicenda dai toni gotici e potenti che il film racconta. Il brano di The Cure accompagna e corona proprio il momento in cui Eric, davanti allo specchio, si trucca iniziando la sua trasformazione nell’angelo nero della vendetta.
Con questa prima incursione concludo l’uscita

di esordio del nuovo corso di Onda Lunga.
Che ne pensate?
Lasciatemi la vostra opinione nei commenti.
E fino alla prossima uscita… Stay rock and metal!
Ascolta BURN





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