Lovecraft e l’estetica del black metal
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di Maria Grazia Porceddu

Seconda Onda Lunga sulle vibes di Lovecraft. Come già detto l’influenza del maestro dell’horror nell’heavy metal è stata significativa; la volta scorsa vi ho raccontato di alcune tra le band più note che hanno preso spunto dall’universo weird, fantascientifico e orrorifico dello scrittore americano, in questa seconda parte l’attenzione si sposta su altri due gruppi iconici: Cradle of Filth e Mayhem. Qui picchiamo duro, andiamo nei meandri inquietanti black metal/death metal con spinte sataniste, nel caso dei Mayhem, gruppo norvegese, parliamo di una band dai trascorsi discutibili, esibizioni estreme, la cui vicenda è culminata nel suicidio del frontman Dead. Attualmente in attività, il nucleo originario non esiste più.
Ma andiamo con ordine. La band britannica Cradle of Filth con The Principle of Evil Made Flesh, Dusk... and Her Embrace, Midian, Nymphetamine suggerisce, con vibes black metal sinfoniche, suggestioni claustrofobiche, orrorifiche di quello che potremmo definire il “suono” lovecraftiano, un omaggio diretto al concept letterario musicale che ha sempre caratterizzato la band è l’album Lovecraft & Witch Hearts, un lavoro discografico che ha sollevato non poche perplessità tra i più critici sostenitori della band per l’inutilità di un’uscita che in realtà ricalca precedenti successi, tra cui alcuni brani citati sopra.
Dark, paranormale, occulto, mostruosità, macabro, gotico sono alcuni dei tratti salienti dell’universo di Lovecraft e il raggio di influenza di un autore, lo sappiamo bene, non si manifesta solo in tributi diretti ma anche nel background letterario che si riversa poi nelle produzioni musicali.

In tal senso, anche la band norvegese Mayhem è stata influenzata dalle storie di Lovecraft e dai suoi Miti di Cthulhu. Oltre ai riferimenti nelle varie canzoni, è nell’estetica della band che l’influenza è più manifesta. I loro brani spesso utilizzano termini e concetti tratti dalla mitologia di Lovecraft come lo stesso Cthulhu, Azathoth e Shub – Nuggurath. Le atmosfere cupe e inquietanti, con ritmi lenti e ripetitivi, riconducono ai racconti di Lovecraft. Anche l’uso di simboli e immagini legati ai Miti di Cthulhu nelle cover degli album e nei video della band hanno contribuito a crearne un’identità unica e riconoscibile.
Concludo facendo riferimento al documentario e al libro Lords of the Chaos dove viene raccontata la storia della scena black metal norvegese del 1998 e che sottolinea l’influenza di Lovecraft su band come i Mayhem e Burzum.
Non perdetevi la prossima puntata. Scoprirete tante altre cose interessanti sul legame tra heavy metal e universo lovecraftiano.
Non mancate!

Ascolta Cradle of Filth Lovecraft & Witch Hearts QUI
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