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Shakespeare e Dante: da star della letteratura a icone rock/metal

  • 1 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

di Maria Grazia Porceddu


Immagine realizzata con IA
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Ebbene, altra strana coppia musical/letteraria. Calo due assi assoluti con William Shakespeare e Dante Alighieri. Il Bardo e il Sommo a confronto. 

Inutile premettere, ma repetita iuvant, che tra passato e presente, le due star letterarie di questa uscita sono vere icone rock/metal. Cominciamo da Il Bardo. Tra le band che più si sono dilettate in citazioni erudite, ci sono senz’altro i Queen Ve ne ho già parlato nella puntata a loro dedicata (QUI). ma ora facciamo un ulteriore approfondimento in ragione della coppia musical/letteraria della puntata. Il gruppo rock inglese non poteva non citare Shakespeare che ricompare con velati o molto più diretti riferimenti in molti brani e/o album. Nell’album Made in Heaven, quindicesimo e ultimo lavoro discografico dei Queen, un tributo a Freddy Mercury, il titolo del brano A Winter’s Tale è lo stesso del dramma romanzesco The Winter’s Tale (Il racconto d’inverno) pubblicato per la prima volta nel 1623, dopo la morte di Shakespeare.

Nel testo non ci sono riferimenti espliciti che riconducano all’opera ma è quel gusto citazionistico a cui facevo riferimento prima. Nel finale di Was  it all worth it del 1989, la voce di Freddy scandisce i versi del primo atto, scena 1, di Macbeth: “When the hurlyburly’s done” (“Quando il trambusto sarà finito”).

Ma ancora, The Fairy Feller’s Master-Stroke Mab is the Queen” si riferisce alla Queen Mab di Romeo e Giulietta (atto I, scena 4). Il testo della canzone parla anche di Oberon e Titania, (“Oberon and Titania watched by a harridan”/Oberon e Titania osservati da una donna arrogante”) rispettivamente il re e la regina delle fate, protagonisti di Sogno di una notte di mezza estate. 

Dai Queen ai Beatles. Un tuffo in un passato storico con Abbey Road, album e relativa foto iconica, dove Paul McCartney venne in qualche modo ispirato dalla penna del Bardo per la canzone The End che segna l’addio di McCartney ai Beatles. A tal proposito, lo stesso dichiarò: “Volevo che finisse con un piccolo dittico significativo, quindi mi sono immedesimato in un bardo e ho scritto una strofa di due righe”. In Shakespeare il “distico” in rima indica al pubblico la conclusione dell’atto teatrale. Il verso in questione è: “And in the end, the love you take is equal to the love you give”/“E alla fine, l’amore che ottieni è uguale all’amore che dai”. Il filo conduttore, come sottolineò Lennon, che lodò il pezzo, era il verso di William Shakespeare.

E il nostro Dante? Beh, a lui si sono ispirati leggende come Bob Dylan, Leonard Cohen, David Bowie, Kurt Cobain, per citarne alcuni.


Immagine realizzata con IA
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L’album Blood on the tracks (1975) di Bob Dylan sembra ricondurre alle atmosfere di dannazione proprie dell’inferno dantesco e nel brano d’apertura Tangled up in blue, troviamo questi versi: “You look like the silent type/Then she opened up a book oh poems/And handed it to me/Written by an Italian poet/ From the thirteenth century”; tradotto: “‘Sembri un tipo silenzioso’/poi aprì un libro di poesie e me lo porse/scritto da un poeta italiano/del tredicesimo secolo’). Tesi confermata poi da Bono degli U2 che parla di una Beatrice nella maggior parte delle canzoni di Dylan.

Dante ha ispirato grandi cantautori italiani, generi pop, rock, metal, progressive, jazz, elettronica, indie, rap, ma l’adattamento più originale, e di cui vi ho parlato tempo fa, è la rilettura geniale della Divina Commedia da parte dei Sepultura con Dante XXI.

Altro interessante connubio è quello di Dante con Kurt Cobain, leader dei Nirvana e simbolo della cosiddetta Generazione X. Indizi che riconducono alla prima Cantica di Dante possono essere ritrovati in tutti i dischi pubblicati dai Nirvana. C’è anche Thom Yorke, frontman dei Radiohead, che è un grande fan del Sommo Poeta: dal classico OK Computer (1997) allo sperimentalismo di Amnesiac (2001) su influsso del Dolce Stil Novo nell’album In Rainbows (2007).

Concludo con una curiosità: qualche anno addietro, un articolo sull’influenza di Dante sulla musica pop divenne spunto per una ricerca che portò alla pubblicazione del libro “Dante rockstar”, in cui l’autore, Giuseppe Attardi, racconta quanto sia stata influente la sua figura nella storia della cultura pop.


 

Che ve ne pare di questa prima coppia letteraria e delle sue influenze musicali?

Scrivetelo nei commenti.

Intanto, lavoro per proporvi la prossima coppia letteraria…











 

Was It All Worth It/Testo e video QUI

The Fairy Feller’s Master‐Stroke/Testo e video QUI

Tangled Up In Blue/Testo e video  QUI

Amnesiac/Testi e video QUI

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