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The End dei Doors, storia di un brano controverso dai richiami edipici

di Maria Grazia Porceddu


Immagine realizzata con IA

Si ritorna alle vibes sospese tra rock e metal. Oggi rock vibes. Archiviate le varie virate natalizie, l’uscita di oggi assume toni tragici, pregni di poesia. E non poteva essere altrimenti, visto che si parla del Re Lucertola.

Il brano è The End del gruppo rock statunitense The Doors del, manco a dirlo, leggendario Jim Morrison. La canzone nacque a tappe, stando alle fonti, ed è frutto di varie esibizioni al Whisky a Go Go di West Hollywood nel 1966. Jim Morrison improvvisava di volta in volta, modellando la canzone ogni singola esibizione, fino alla registrazione che avvenne nell’agosto 1966. La traccia è inserita a conclusione dell’album di esordio della band, uscito nel gennaio 1967.

Morrison è un poeta ancor prima di essere musicista, un imprinting palpabile in questo, come in tutti i testi del gruppo. 

Vi svelo alcune curiosità che danno un’idea di quanto The End sia stata significativa nel panorama rock. Si è classificata alla 336esima posizione della lista delle migliori 500 canzoni, redatta da Rolling Stones e inoltre, la rivista Guitar World, ha piazzato alla 93esima posizione della classifica 100 Greatest Guitar Solos of All Time, l’assolo di chitarra presente nel brano.

Il testo trasuda riferimenti letterari, mitologici e freudiani. Un’evidente aura decadente lo permea, sottolineata dall’inconfondibile voce di Morrison.

Ma andiamo ai risvolti interpretativi. 

Lo stesso Morrison, parlando della canzone, disse che ogni volta che l’ascoltava scopriva qualcosa di diverso. L’inizio può condurre a pensare a un addio a una ragazza (“This is the end beautiful friend”) ma, come spiegò ancora, potrebbe anche essere un addio all’infanzia, riconoscendo come il suo linguaggio complesso e universale potesse essere qualsiasi cosa si voglia.

Sempre a tal proposito, il tastierista dei Doors, Ray Manzarek, dichiarò che Jim a quei tempi stava dando voce nel mondo al complesso di Edipo, riferendosi alla dimensione teatrale della canzone. Un passaggio freudiano è questo: “All the children are insane” (in quanto ricercano il piacere senza finalità riproduttiva). 

Tra le influenze letterarie qualcuno vi rintraccia, nei riferimenti all’Est, (“The west is the best”Jack Kerouac con il suo romanzo Sulla Strada.

Il riferimento al Blue Bus (“The blue bus is calling us”) può essere ricondotto, in una dimensione di protesta e denuncia, agli autobus utilizzati negli Stati Uniti dai soldati americani per andare alle basi di addestramento durante la guerra in Vietnam. O può rappresentare solo un nostalgico riferimento all’autobus blu di Pico Boulevard, diretto alla spiaggia di Venice. Sempre Manzarek fece notare un paragone tra l’autobus blu e la barca solare degli egizi, simbolo del viaggio tra la vita e la morte, dove il colore blu è inteso quale colore del paradiso e della misticità.


Immagine realizzata con IA

Ma il cuore tragico, edipico del brano, che rievoca la ben nota vicenda dell’Edipo Re di Sofocle, è il passaggio esplicito che fa riferimento all’uccisione del padre e all’incesto con la madre: 

“The killer awoke before dawn

He put his boots on

He took a face from the ancient gallery

And he walked on down the hall

He went into the room where his sister lived, and then he

Paid a visit to his brother, andthen he

He walked on down the hall, and

And he came to a door

And he looked inside

“Father?”

“Yes, son?”

“I want to kill you”

“Mother, I want to ...”

In riferimento alla parte più esplicita, una sera, durante un’esibizione al Whisky a Go Go, Morrison decise di eseguire The End a metà della seconda scaletta in programma. Dall’inizio alla fine, senza escludere la parte più controversa. Per questo, la band fu cacciata dal locale e non tornò mai più.

Quando la canzone venne registrata, fu chiesto a Jim Morrison di non cantare la parte più esplicita che poi è stata inserita, solo nel 1999, quando il tecnico Bruce Botnik comprende di nuovo la  sezione vocale che ripete “fuck” nella strofa finale del brano.


 

Conoscete questo brano?

Le implicazioni edipiche/freudiane?

Che ne pensate?

Vi aspetto nei commenti…

E fino alla prossima Onda Lunga… stay rock and metal!


Ascolta THE END QUI

 


 

Fonti consultate nella stesura dell'articolo:

Wikipedia 

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