top of page

Dante XXI, viaggio nell’aldilà con la Divina Commedia secondo i Sepultura

di Maria Grazia Porceddu


immagine realizzata con IA

Dante XXI. Oggi Onda Lunga viaggia tra Inferno, Purgatorio e Paradiso con il thrash metal dei Sepultura e il loro concept album basato sull’opera del somma poeta e, come essa, suddivisa in tre parti, tante quante sono le cantiche della Divina Commedia.

Il poema allegorico-didascalico di Dante Alighieri (1304-1306/7), scritto in lingua volgare fiorentina, nasce come Comedia, titolo conferitogli dallo stesso autore, diviene poi Divina, quando il Boccaccio le attribuisce tale aggettivazione nel Trattatello in laude di Dante.

L’album dei Sepultura si concentra su un canto in particolare, suddividendo l’album in: Inferno, composto da 5 brani (suonati esclusivamente dalla band); Purgatorio ne contiene altrettanti (qui sono presenti delle guest), mentre Paradiso si compone di una traccia unica, strumentale. In più ci sono 4 introduzioni, per un totale di 15 canzoni. Nello specifico:

1. Lost (intro)

2. Dark Wood of Error

3. Convicted in Life

4. City of Dys

5. False

6. Fighting On

7. Limbo (intro)

8. Ostia

9. Buried Words

10.Nuclear Seven

11. Repeating The Horror

12. Eunoé (intro)

13. Crown And Miter

14. Primium Mobile (intro)

15. Still Flame

L’album è del 2006, all’inizio avrebbe dovuto intitolarsi Dante 005, in virtù di una pubblicazione entro il 2005, poi non fu possibile e si è optato per Dante XXI. È qui, nel ventunesimo canto,  che la band ripercorre il viaggio del poeta e ne diviene essa stessa protagonista.

Siamo al cospetto dei barattieri, ossia, di coloro i quali si sono arricchiti con inganni e truffe, dietro l’autorevolezza dei loro incarichi pubblici.




La cover del disco, dell’artista Stephan Doitschinoff, ritrae il celebre poeta in una elaborazione contemporanea del profilo dipinto da Botticelli. Nella reinterpretazione si nota una certa malinconia in Dante, che ricalca quella infusa nei brani, dove i Sepultura raccontano un Dante stanco e rassegnato, dopo aver affrontato un viaggio così difficile e tormentato come può essere quello nell’Aldilà tra peccati e peccatori, pene e fiamme, perdono e grazia divina.  

L’inquietante intro apre la strada all’intensità crescente segnata da Dark Wood Of Error, che ci trasporta direttamente nell’orrore della selva oscura, nello smarrimento, di fronte alle tre bestie che bloccano il cammino (lonza, leone e lupa) e poi la resa, in una rivisitazione politica contemporanea:

I’ve lost my way

In a dark wood of error

In a crisis, inside deep terror […]

 

Three beasts blocked the path

That lead the way to my life

The beast from the UK

The beast from the Us

The human beast was unleashed

To solve the problems in the world , but they don’t! […]

 

Keeps going, their ay

Detour of my way

Learn what the say […]

 

La chiave di lettura resta la stessa anche nel brano Ostia:

 

The skies are open before me

The crowd of souls in sudden flight

Hoping for prayers in the world

Late repentant, no stain from hell

No stain from hell […]

Non è tra gli album più apprezzati della band brasiliana, ma quel che a noi interessa, in questo viaggio tra suoni e parole, non è valutare musicalmente, quanto valorizzare il rifermento letterario, in questo caso, a una delle più grandi opere nostrane. Finora, abbiamo viaggiato sull’Onda Lunga della letteratura straniera, oggi, i Sepultura dimostrano, se ce ne fosse ancora bisogno, che il passato è sempre di ispirazione. E Dante è più vivo e attuale che mai.


 

 Conoscete i Sepultura e questo disco?



Cosa ne pensate?

Parliamone insieme, vi aspetto nei commenti.

 

E fino alla prossima puntata… Stay rock and metal!


 

Leggi i testi QUI

Ascolta il brano QUI



0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

Comments


bottom of page